
RECENSIONE DI: Maarja di Domenico Mennella
31/08/2020
Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare di questo libro, che ho terminato e letto tutto in una sera.
MAARJA di Domenico Mennella
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SARA’ GRATIS PER TUTTO IL PROSSIMO MESE!
TRAMA (fonte Amazon):
La romantica storia di una semplice ragazza di paese misteriosamente divisa tra il magico Oriente e il tragico Occidente.
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LA MIA OPINIONE: una vera novella
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Ho comprato questo libro sotto consiglio dell’autore ma devo dire che leggendo le varie recensioni di amiche autrici su instagram ne ero già incuriosita.
Reputo questo racconto come una vera e propria novella, il modo di scrivere dell’autore mi ha affascinata. Scrive ironicamente, chiamandoci NON LETTORI e definendo i suoi scritti come LIBRACCI, quando invece io credo siano delle storie, seppur brevi, con una morale ben definita.
Sembra quasi che narrando le vicende, lui le commenti cercando di farci capire ciò che desidera descrivere e nello stesso tempo lasciando a noi l’immaginazione di interpretarle più a fondo. E’ complicato da spiegare…
Maarja è una ragazza di altri tempi, semplice e molto bella. Lavora in un bar sul molo insieme allo zio in un piccolo paese portuale.
Un giorno, un giovane ragazzo orientale, colpisce particolarmente la sua attenzione, creando dentro di lei un turbinio di emozioni.
La ragazza però è già impegnata con Pancrazio, il classico bravo ragazzo di paese, che ogni genitore vorrebbe al fianco della propria figlia.
Come si svolgerà la storia? Maarja seguirà le sue emozioni oppure seguirà la strada sicura?
L’autore secondo me con questo suo Libraccio, è riuscito a farci cogliere e a trasmettere la vera morale di tutta questa storia:
Non è tutto oro quello che luccica e come accade spesso nella nostra vita, bisogna evitare di lasciarci influenzare dai pettegolezzi e pregiudizi.
Bravo Domenico!
Un commento
Domenico
Ti ringrazio di cuore, Elena, per la tua recensione dettagliata, puntuale e generosa, che valorizza il mio “libraccio” al di la’ dei miei meriti. In effetti, e’ un raccontino che sottintende una morale, come un po’ tutti le mie storie, alcune delle quali, sconfinando nella metanarrazione, chiamano I “non lettori” al ruolo di complici involontari. Grazie ancora e speriamo.di scambiarci presto altri commenti.